i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
28 settembre 2010
DI SENSO CIVICO E SLALOM CITTADINI
ce ne sarebbero di cose di cui parlare.
il nostro mondo quotidianamente ci riserva fatti, eventi, frasi e gesti che a commentare tutto non servirebbero le 24 ore canoniche di cui il Padreterno ci fornisce. mi riferisco alla parte politica, guarda un po' che strano, di questa Italia.
non volendo però imbestialirmi troppo -la mia preoccupazione in questi casi è rivolta a me e non a chi la pensa diversamente e che potrebbe sentirsi offeso, non me ne si voglia- ho deciso di parlare d'altro.
un argomento che in realtà c'entra molto con la politica, giacchè se la politica è un qualcosa di intrinsecamente cittadino..beh, ecco qua.
vivo con il maritopreferito in una parte di Roma non propriamente signorile ma nemmeno malfamata; diciamo che i nostri vicini di quartiere appartengono mediamente al ceto medio-alto-tendente-all'alto. noi ci ritroviamo qui per una serie di circostanze, ma non è questo il punto.
solitamente, quando si parla di quartiere dal ceto medio-alto viene da pensare all'educazione, al senso civico, al ripetto della cosa pubblica di chi questo quartiere lo popola. almeno, io parto ottimista e con questa idea in testa.
bene. anzi, male. perchè non sempre è così.
non è così dove abitiamo noi.
amo i cani, non ne ho ma non ho niente contro di loro e chi gli fa da padrone ma vado in bestia quando i suddetti abitanti di ceto medio-alto, pur avendo sacchetto e paletta attaccato al guinzaglio, portano i loro fidi amici in giro lasciando che questi ultimi, completamente ignari delle conseguenze, caghino liberi al centro del marciapiede.
e noi, che guarda un po' che sfiga passiamo su quel marciapiede almeno due volte al giorno, siamo costretti a fare lo slalom.
a quanto pare sacchetto e paletta attaccati al guinzaglio hanno l'unica funzione di complementi d'arredo.
farla prendere dai padroni con le mani -senza guanti, ovviamente- per portarsela a casa è la punizione che puntualmente mi viene in mente di attuare ad ogni passaggio sul suddetto marciapiede -ce ne sono di peggiori che ho pensato, ma non voglio far venire nausea a nessuno.
tutto ciò mi fa pensare che l'alta locazione sulla scala sociale che dà un buon conto in banca e la casa in un bel quartiere, non rendano educati nè tanto meno signori per default e, anche, che costoro mi fanno una gran pena -mi riferisco ovviamente ai cani.
poi, che quotidianamente mi imbesti per dover fare gli slalom di cui sopra, che manco Alberto Tomba con lo slalom speciale, è un'altra storia!
PS sarei anche curiosa di vedere le facce di questi educati signori al momento della deposizione delle opere...
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3 commenti:
no guarda.... questo tema mi sta molto molto caro! io ho avuto un cane e ho sempre fatto massima attenzione (e per fortuna abbiamo bazzicato poco città e parchi pubblici perchè sto vicino a campi incolti e concimabili diciamo così!)... ma non ti so dire d'estate la zona pedonale cosa non diventa!per non parlare del fatto che pur avendo una dog beach i cani sono sempre dove non dovrebbero stare!
Potrei parlare del marciapiede antistante la scuola dove insegno dove non ci facciamo mai mancare una quindicina di cagatine giornaliere di segugi.Potrei parlare del quarto d'ora di lezione che si perde ogni santa mattina per pulire le mie scarpe o quelle dell'alunno che ci è capitato sopra.
Domanda: ma la foto dello sfondo l'hai fatta tu?? Molto bella!!! ;)
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