14 giugno 2013

UFFA....

poi una dice ma parli sempre di lavoro?
no, non parlo sempre di lavoro, o forse sì, non lo so, ma dal momento che è un appuntamento fisso cinque-ore-cinque-giorni-a-settimana (anche se preferirei avercelo altrove, l'appuntamento fisso) e quindi occupa una bella fetta della mia vita, non posso non parlarne.
a giorni alterni mi sta sulle scatole, non lo reggo: sputerei in faccia a tutti quelli che mi chiedono di sbrigarmi, di far presto, di arrivare all'obiettivo giornaliero, di rispondere all'email, di aprire la porta alla manager -per fortuna non mia- che bussa alla porta con la forza di un' ispettore della digos in un locale malfamato per una retata antidroga, solo perché il suo malefico badge non le fa scattare la serratura...borgatara!

a giorni alterni lo sopporto: quando capita il turno con i colleghi giusti, quando c'è quello e solo quel team leader che fa il possibile per sdrammatizzare e incoraggia, aiuta, scherza e distende l'atmosfera (e ti chiedi come diavolo abbia fatto a diventare team leader), quando i clienti mi salutano con un grazie, è stata davvero molto gentile!, quando riesco a farmi scivolare addosso tutto quello che non è nelle mie possibilità oggettive (due orecchie e due mani ho, non venti, quindi con un cliente per volta posso parlare!) e ad essere molto zen quando mi schiaffeggiano dall'altra parte della cuffia....

a volte mi piace.
non so per cosa, ultimamente, ma a volte mi piace. forse pensando alla certezza del contratto, forse ai benefit che portano un valore aggiunto al bilancio familiare, forse per qualcos'altro. a volte mi piace. raramente, però.

Love,
MC

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