30 maggio 2009

LUCIO e SIMONA


Lucio e Simona sono partiti. una nuova famiglia di amici si è costituita, una nuova avventura inizia oggi, un altro sogno d’amore si è realizzato. si va avanti. gli amici con cui siete cresciuti sono venuti al vostro matrimonio, da fidanzati o da single, ed ora anche voi andate a vederli dire SI. accanto a te, in chiesa, hai poi chi tra qualche mese farà lo stesso e allora chiedergli se ha le idee chiare, se ha capito quali sono le domande e se ha effettivamente visto che le risposte sono facili viene spontaneo. ci sta tutto, come dicono a roma…
sei felice. per gli sposi e anche per te, perché ogni volta che vivi un matrimonio, un piccolo nodo ti prende allo stomaco e ti spinge fuori due lacrime.
tu c’eri quasi due anni fa, là dove oggi c’erano Lucio e Simona, dove tra qualche mese ci saranno Chiara e Andrea, dove ci hai visto passare Angelo e Micol, Maria e Christof, Andrea e Letizia, Simona e Luca, Davide e Francesca, Luca e Milena…e anche se i mesi passano e tutto ti sembra già lontano, quel nodino e quelle lacrime ti ricordano che invece è tutto vivissimo, è più vicino di quanto sembri ed è stata e resterà per sempre la più bella cosa che potessi fare nella tua vita.

27 maggio 2009

MIND OVER

mente azzerata. idee inesistenti. non è la prima volta che finisco nel vortice dell’annebbiamento mentale. ormai conosco anche la sensazione che lo preannuncia: inizia con l’abbandono momentaneo della tastiera per i motivi più vari –mancanza di tempo, di voglia, di chissà cosa- per poi diventare una specie di consapevolezza chiara dentro che sembra dire ma che scrivi, non hai niente da dire, non serve sedersi lì e scrivere, tanto non ti viene in mente niente. alla fine arrivi a un punto che ti convinci di non aver forse effettivamente niente da dire, che a nessuno interesserà, che chissà cosa penserà chi ti legge, che motivo c’è poi, a scriverle su questo diario digitale.
dopo questo spartiacque, però, arrivi al punto in cui sono arrivata io oggi, adesso e, pensa che ti ripensa, ti accorgi che basta, qualcosa da dire ce l’hai e se anche all’inizio tentenni, scrivi e poi cancelli, selezioni tutti i caratteri e schiacci Canc x far prima, dopo le dita scorrono e vanno quasi da sole.
scrivi e pensi che ci sarà sempre qualcosa da dire su tutto, tu avrai sempre un’opinione, un pensiero, un’idea, una sensazione da descrivere e da condividere. che poi è una delle cose più belle che si possa fare con l‘altro, con chi abbiamo davanti. o sta dall’altra parte dello schermo e noi non lo sappiamo.

22 maggio 2009

STATO VEGETATIVO

la definizione migliore per il mio stato psico-fisico di oggi è certamente bradipale, che nemmeno so se esiste in qualche lingua di quelle di questo mondo. sono un bradipo, insomma. ho lo scatto di una moviola, l'attenzione cerebrale da terapia intensiva, la voglia di fare qualcosa pari a molto meno di 0.
sarà il caldo, sarà l'ora intera passata su mezzi di superficie romani tra le 12.15 e le 13.15, sarà la sensazione da post esame che sto vivendo, fatto sta che chiedetemi tutto e non vi sentirò, non vi farò nulla, non mi inventerò niente da fare o dire. eppure scrivo qua sopra. è vero. ho pensato che potesse essere un modo comunque piacevole per riattivare l'attivtà cerebrale, ridotta al minimo dopo il rientro a casa. essì che questo stato l'ho vissuto tante e tante volte, negli anni passati. ogni volta, dopo un esame all'università, mi assaliva un rilassamento fisico accompagnato, puntualmente, da mal di testa. era ormai fisso, lo aspettavo. dopo un mezz'ora circa che avevo salutato il prof e portato a casa un altro risultato, mi assaliva il martellamento cerebrale. solitamente sul treno per tornare a casa. arrivavo a frascati contenta ma rincoglionita. poche ore e la tortura finiva, la testa era la mia valvola di sfogo. si svuotava delle troppe nozioni immagazzinate!
oggi non ho fatto nessun esame ma qualcosa di simile, per cui eccomi qua. la storia si ripete, per fortuna senza mal di testa.
attendo con ansia il ritorno del maritopreferito da terre modenesi per il giuramento dei pischelletti dell'accademia.
me lo ritroverò domattina nel letto. che bel risveglio...

19 maggio 2009

E' ESTATE. HO LE PROVE.


è estate. punto. fino ad ora non avevo molto afferrato il concetto, non volevo spingermi oltre la maglietta senza canottiera sotto, oltre l'infradito birkenstock -benedetti!- oltre l'aver cambiato coperta in letto.
oggi mi sono arresa al fatto che è estate anche se il calendario ancora non lo dice. ho pulito la casa in tenuta spiaggesca, ovvero canottiera, pantaloncini e ciabatte gommose, quelle che van bene anche sotto la doccia degli stabilimenti al mare. e tutt'ora così sono; non è come qualche tempo fa, che dopo che mi ero mossa, una volta ferma mi dovevo coprire per non raffreddarmi perchè quel brividino saliva a rompere.
ho constatato che è estate anche ieri. la lezione di pilates è stata una sauna continua. il riscaldamento di Ax è deicsamente affascinante ma altrettanto stancante e con l'efftto collaterale di sciglierti. ho deciso che finisco il mese e ciao, ci si vede a settembre. non riuscirò a reggere tali ritmi fino a fine luglio, in quell'attico che già adesso è un piccolo fornetto, figuriamoci a luglio alla lezione delle 18.
ho constatato che è estate perchè domani avrò da fare e dovrò mettermi in tenuta seria, tailleur con pantaloni, ma non di fresco lana bensì di cotone, con infradito annesse e canotta sotto.
ho constatato che è estate perchè il maritopreferito mi ha proposto di cenare in terrazza, questa sera. abbiamo piero ospite, che da imola è qui a roma per lavoro, a cui il maritopreferito ha fatto da testimone di nozze proprio nei giorni in cui con la sottoscritta era in tratttive.
sommato il tutto, è estate ormai. posso dire di averne le prove.

15 maggio 2009

PESIERI POLITICI

non capisco, sarò limitata di mente, non so, ditemi voi, ma proprio non riesco a capacitarmi di come non ci si scandalizzi più di nulla in questo povero Paese, che a parte tutta la storia e l’arte e le bellezze naturali e la dieta mediterranea, non ha più molto da farsi invidiare.
Parlo come la signora Veronica, lo so, che qualche tempo fa disse, riguardo suo marito, proprio questo. Tra l’altro la chiamo signora di proposito: non capisco perché sia diventata semplicemente “Veronica” da quando ha iniziato a rendere pubblici i grattacapi che il marito le procura. Non è amica mia, non la conosco di persona e se anche la conoscessi non le darei automaticamente del tu. Non è che perché siamo donne allora la mia comprensione si spinge al punto che le do del tu, come espressione di solidarietà femminile. non credo che tutti quelli che ne parlano le siano amici. Ho paura che questo autoinvestirsi della facoltà di considerare tutti amiconi, quindi propri amiconi, sia un altro bel risultato di 15 anni di berlusconismo dilagante e delle sue sfaccettate espressioni. Un altro, ennesimo, segno di maleducazione divenuto costume. Le buone maniere insegnate da mamma e papà, del dare del “Lei” a chi non è di famiglia, soprattutto quando adulto o comunque più grande, vanno a farsi benedire. A noi non era concesso, se non nel raro caso in cui l’adulto ci dicesse “dammi del tu”. Allora via libera, con una confidenza sempre comunque rispettosa e discreta. Adesso, invece, dilaga il “tu” e a sentirsi dire “Scusi…” ci si stupisce. Io mi stupisco e anche quelli a cui lo do.
Ma non volevo parlare di questo.
Sono scioccata come la signora Veronica, appunto, per la faccia del presidente del consiglio. Insulta, fa battute, minaccia, non risponde, pretende, decide lui se fare qualcosa, quando e come. Tutto gli è dovuto, tutto gli è concesso, gli altri possono anche tacere, anzi sono gentilmente invitati a farlo. Non hanno diritto a nulla, solo a odiarlo quando non l’hanno votato (e lui non si cura di questi, sa che esistono ma non ci perde tempo) e a vedersi querelati se azzardano un giudizio, un’opinione diversa o che lo sputtani davanti al Paese. Lui non può essere contraddetto, gli altri devono stare zitti. Chi ha problemi se li tiene, se la deve cavare da solo, con un lavoro in nero; sposando un miliardario; facendo la mantenuta magari con uno come lui, che a suon di favori sessuali qualcosa tirerà su per pagare le bollette o magari un posticino al ministero ci scappa. Lui pensa ai suoi problemi che sono in primis, ora che le leggi che gli servivano sono ognuna al loro posto, gestire i casini che combina e che, grazie a Dio, ogni tanto vengon fuori. È troppo occupato a dire e ritrattare, a fare il simpaticone, a cercare consensi tra i giovani microcefali italiani, a far foto con chi è sicuro sia maggiorenne, a insultare le donne, a lavorarsi i cattolici, ad autoglorificarsi con obiettivi da record di consensi anche in Europa…
Ha ragione la signora Veronica. Ha dei problemi, dovrebbe farsi curare. È vero, anche noi che non siamo sua moglie possiamo dirlo. Andando da uno bravo, aggiungerei.

Di tutto questo e anche di altro mi domando come mai non ci si stupisca più.

12 maggio 2009

CREPES FRANCESI A ROMA


sia io che il maritopreferito, nonchè altri amici, andiamo pazzi per le crepes del nostro amico Emmanuel, francese d.o.c.g. che ha avuto modo di viziarci alla sua ricetta in otto anni di vita vissuti a roma.
da un anno, però, siamo lontani perchè lui è tornato in patria, a montpellier, per stare insieme a sua moglie Annick.
ma venerdì scorso ci siamo ritrovati come tante volte negli anni passati, per stare insieme e deliziarci il palato con la ricetta segreta dello chef!
la nostra piccola cucina è diventata laboratorio e sala di intrattenimento -siamo stati tutti e 7 lì dentro, insieme, mentre Manu cuoceva, perchè volevamo stare tutti insieme,non ci piaceva stare divisi tra sala e cucina!
una pasta italiana, all'amatriciana, ha preceduto le crepes dolci ai gusti di nutella, zucchero-limone e marmellate varie.
come sempre, gran finale con crepe con marmellata all'arancia e grand marnier dato alle fiamme...
speriamo di ritrovarci presto, in questo stretto gemellaggio italo-francese, nel frattempo ho preso nota della ricetta segreta dello chef Manu che presto farò, avendo anche ereditato la sua padella prediletta!

11 maggio 2009

DARIO E HAYAT


sono seduta sul divano, con Caso mai che gira nel dvd. l'ho visto non so più quante volte e ogni tot me lo devo rivedere. che bella la sigla iniziale, con barbara fusar poli e maurizio margaglio che ballano in uno stadio buio, con cascate di luci alle spalle. due sagome in equilibrio sul ghiaccio. equilibrio precario ma che appare sicuro ed è armonioso allo stesso tempo, perchè basato su fiducia reciproca e allenamento.

come ormai è mia abitudine fare su questo diario digitale, oggi parlo di dario e hayat, che ieri sono convolati a nozze. qualche invitato ha parlato di grande gioia stampata sui loro volti, scaturita da un sogno d'amore divenuto realtà.
non penso che ci sia definizione migliore per dscriverli ed io, come previsto, mi sono emozionata al momento delle promesse. non ci sono state lacrime ma un brivido lungo la schiena, un'emozione senza definizini che mi ha attarversata e che credo mi attraverserà da qui all'eternità, fin tanto che assisterò a promesse d'amore e nascita di nuove famiglie!

07 maggio 2009

UN PO' RINCO

sapevo che leggere distesi sul divano nell'ora dell'abiocco pomeridiano non fosse proprio quello che si dice un metodo per svegliarsi consigliato dai medici, ma non pensavo che in certi giorni avesse su di me effetti devastanti al punto che ora me la dormirei molto volentieri!
dopo l'ennesima mattinata di lavoro casalingo -e sì che siamo in 51mq, ma qualcosa da fare quotidianamente la trovo- che mi ha vista seduta solo a pranzo, dopo essermi alzata dal letto stamattina, ho optato per far lavorare il cervello al minimo con la-mia-rivista-da-un-neurone o, come la chiama il maritopreferito, l'ammazza-neuroni e dopo averla letta tutta, son qui che mi sembra di aver transvolato l'oceano e aver cambiato fuso orario.
invece no, son sempre a roma (oggi per fortuna sotto il sole) e non da qualche parte a occhi sgranati a vedere cose nuove attorno a me, e va bene così.
adesso mi infilo il grembiule, mi rimbocco le maniche e mi lavo le mani: vado a preparare il sugo alla matriciana, che domani saremo in 8 qui, in questa sala 16mq, a stare insieme a un po' di amici, mangiando, bevendo e divertendoci come sempre capita con certe combinazioni di persone!
ah, il maritopreferito, rientrato da poco, ha preso posizione -orizzontale- sul divano e ha imboccato in quarta l'uscita 0 del GRA "San Pietro-ORFEO"!

05 maggio 2009

SOTTO LA PIOGGIA

giornata piena di giri, oggi. spesa dall'ortolano di cose solo sane e naturali -le nostre preferite!- e varie ore tra fornelli e lavatrice.
in una decina di minuti uscirò per andare a bucarmi...con l'agopuntura e sono orgogliosa di comunicare al mondo che da circa dieci minuti roma è sferzata da pioggia in diagonale, lampi e tuoni, il che mi rende gioiosa alquanto. non tanto per la pioggia in sè, che alla fin fine mi piace, quanto perchè se continua così arriverò alla metro bagnata fino alle ginocchia e inumidita fin nelle ossa, il che non è che mi piaccia molto! avevano previsto pioggia debole ma sembra che proprio debole non sia...
poi avrò aghi piantati un po' qua un po' là per una mezz'oretta, mi congelerò su quel lettino per poi uscire nuovamente, speriamo non sotto la stessa pioggia di adesso.
descrivo il tutto per il sano piacere di scrivere, non per ricevere la vosra benedizione -che se arriverà, sarà comunque ben accetta- anche perchè son cose da fare, che mi piaccia o no, che diluvi o ci sia il sole!!! certo, me ne starei volentieri a casa!!!!

ah, il maritopreferito oggi fa full-time e son qui che mi sembra di non vederlo da due settimane!!!! :o(

04 maggio 2009

tornati da una tre giorni di riassestamento per anima et corpo, sono alle prese con la vita casalinga che da qualche giorno avevo accantonato x vari motivi.
dose di coda ospedaliera, stamane, per prelievi sanguinei, coda dal medico di famigghia x varie ed eventuali, cottura di torta-allo-jogurt-ai-frutti-di-bosco per le colazioni del maritopreferito e della quipresente -e che prima o poi farò anche per bridget, visto che me l'ha ordinata- impostazione della cena, che stasera finalmente me ne torno a pilates, dopo 2 settimane (ARGH!) di assenza forzata da parquet e tappetino a piedi scalzi sempre per i motivi vari di cui sopra.

l'esser andata via il 30 aprile e tornata ieri, poi, mi ha fatto perdere ancora di più la percezione del tempo, al punto che quando ho realizzato che ormai maggio è arrivato, mi si sono fermati i battiti per un attimo. sono subito ripresi, però, al pensiero che presto, questo mese, assisteremo a cose belle tipo due matrimoni di nostri cari amici(quanto mi piacciono i convoli!!!) e che le tanto agognate vacanze in alta badia si avvicinano sempre più.

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