domenica sera, ore 19.33; per me il momento peggiore della settimana.
non so perché, ma quest'orario m'ha sempre messo una gran tristezza addosso. non è più pomeriggio, è già sera e la nuova settimana incombe. sarà una settimana normale, come le precedenti (a parte una giornata di pool building giovedì, ai fornelli con colleghi e coach) e come saranno le prossime, eppure questo è sempre stato ed è ancora l'ora peggiore della domenica. anche quando andavo a scuola era così.
che poi oggi è stata una bella domenica, che è andata a chiudere una bella settimana, passata a panza all'aria (nel senso di a casa dal lavoro stipendiato) da giovedì, grazie a un perfetto incastro di giorno libero, festa nazionale e un giorno di ferie preso. per una volta m'ha detto bene a me!
abbiamo iniziato con un risveglio tranquillo, seguito da un bel pranzo a casa di Alessandro, a celebrare il suo 34esimo genetliaco, per poi continuare, per me, con una bell'ora e passa in terrazzo, sul lettino, a rosolarmi al sole, in compagnia di un giornale ammazzaneuroni per tenermi aggiornata su piacevoli, idiote frivolezze (che ogni tanto ci vogliono davvero) mentre il maritopreferito era a guadagnarci il pane.
adesso la panza non richiama all'ordine gastronomico, giacché come le altre volte, Alessandro s'è dimostrato un ottimo ospite che sa prendersi cura della gola dei suoi commensali, per cui ce la godiamo qui in sala, sul divano, a sentire cosa succede nel mondo...e a guardar bene, c'è da sentirsi fortunati al pensiero che domani un'altra settimana inizia e il nostro frigo è pieno, il lavoro c'è per entrambi a tempo indeterminato e non c'è crollato nessun calcinaccio in testa.
porca miseria.
Love,
MC
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
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