e fu così che divennero 35. ieri.
qualcuno mi ha detto "me ce l'hai davvero tutti, 'sti 35 anni?"
qualcun altro mi ha scritto "A regazzì, ho saputo che oggi compi gli anni..."
altri ancora "...dovresti vergognarti a dire a me che hai 35 anni..." (chi parlava era una quasi -se non già- settantenne).
al di là del fatto che aver ricevuto auguri via sms, a voce, dal vivo o tramite Facebook mi ha fatto solo che piacere, perchè ho visto quanti mi vogliono bene, se mi fermo a pensare a questo numero, un po' mi faccio impressione da sola, un po' non me li sento, un po', ancora, se penso che posso essere a metà (o forse un po' prima, ma magari già oltre, chi lo sa) della mia vita totale...mi viene un po' di paura.
paura per il tempo che mi rimane, che chissà se riuscirò a viverlo bene e possibilmente al meglio;
paura per non sapere fino in fondo se quello che ho vissuto l'ho vissuto come andava vissuto, nel senso se veramente quello che ho fatto e come l'ho fatto mi ha reso e mi renderà felice.
ma felice-felice, con la F.
non voglio fare bilanci, non ne sono capace, forse non ne ho la forza e non è nemmeno il tempo giusto (chissà perchè mi sembra una cosa per persone più grandi, quando magari sono a una svolta particolare della loro vita, o addirittura alla fine) o probabilmente quello che ho appena scritto è già un bilancio inconsapevole; quello che so è che il mio intimo adesso è come l'aria là fuori: c'è il sole, alcune delle foglie del gelso che vedo dalla finestra sono un po' illuminate dai raggi, altre in ombra, altre ancora già un po' secche ai bordi, qualcuna più giovane e vigorosa. tutte sono mosse dal vento, che a tratti soffia e le fa suonare.
ecco, i pensieri di oggi, sono come il vento che passa tra le mie foglie.
a me solitamente il vento piace: pulisce, rinfresca, cambia l'aria, porta profumo o ne manda via altri, quelli vecchi, stantii, e poi rende i colori tersi, pieni e vibranti.
visti così, questi 35 anni non sono poi così male, anche se, mi permetto di pensarlo e scriverlo, quelli che verranno dopo, quanti essi siano, mi porteranno cose inaspettate e non ancora vissute.
Love,
MC
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
31 agosto 2013
27 agosto 2013
LIBRI DELL'ESTATE
poco fa ho finito Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale.
un bel libro, strano, creativo. intelligente e appassionato. chissà quanto c'è di lei in quelle pagine, me lo sono chiesto spesso, leggendola.
l'ho conosciuta alla radio quando conduceva (e spero tornerà a condurre) Io, Chiara e l'oscuro su Radio2, ogni mattina dalle 10, dopo Il ruggito del coniglio.
mi piace come parla, le elucubrazioni mentali che fa, quello che pensa e come lo pensa. ma non sembra di sentirla parlare, quando scrive. almeno non sempre. in alcuni passaggi si può riconoscere la conduttrice del programma di terapia di gruppo della radio (come lei stessa ama definire la sua trasmissione), ma non è una caratteristica predominante nel libro.
adesso sul mio comodino arriva (è già arrivato, questa sera lo inizierò) Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford.
è uno dei circa dieci libri che ci siamo portati via da Genova a luglio, passando a casa delle zie. glieli restituiremo, ovviamente, ma per non sbagliarci noi li teniamo tutti in un sacchetto, quando non li stiamo leggendo, mentre loro hanno una lista che ho scritto personalmente, così da evitare di tenercene qualcuno per sbaglio!
e vabbè che mi hanno già detto più volte metà di questi libri -e sono una caterva- saranno tuoi, un giorno, ma siccome quel giorno arriverà tra 200 anni, magari nel frattempo se li vogliono rileggere, e non mi pare il caso far la figura dell'accattona!
e facendo un bilancio, da metà luglio a oggi ho letto quattro libri e nell'ordine: L'imperatore di Portugallia, Inferno, Angeli e demoni, Le luci nelle case degli altri.
credo di aver battuto il mio record personale.
mi piacerebbe cercare di non perdere il ritmo, mantenere l'impegno minimo (e il piacere massimo) di leggere almeno un libro al mese, o anche di più se la vita autunno-inverno-primaverile me ne darà la possibilità, visto e considerato che è garantito: la quantità di libri letti è direttamente proporzionale al tempo libero e alla libertà mentale di cui posso godere in quel momento.
Love,
MC
un bel libro, strano, creativo. intelligente e appassionato. chissà quanto c'è di lei in quelle pagine, me lo sono chiesto spesso, leggendola.
l'ho conosciuta alla radio quando conduceva (e spero tornerà a condurre) Io, Chiara e l'oscuro su Radio2, ogni mattina dalle 10, dopo Il ruggito del coniglio.
mi piace come parla, le elucubrazioni mentali che fa, quello che pensa e come lo pensa. ma non sembra di sentirla parlare, quando scrive. almeno non sempre. in alcuni passaggi si può riconoscere la conduttrice del programma di terapia di gruppo della radio (come lei stessa ama definire la sua trasmissione), ma non è una caratteristica predominante nel libro.
adesso sul mio comodino arriva (è già arrivato, questa sera lo inizierò) Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford.
è uno dei circa dieci libri che ci siamo portati via da Genova a luglio, passando a casa delle zie. glieli restituiremo, ovviamente, ma per non sbagliarci noi li teniamo tutti in un sacchetto, quando non li stiamo leggendo, mentre loro hanno una lista che ho scritto personalmente, così da evitare di tenercene qualcuno per sbaglio!
e vabbè che mi hanno già detto più volte metà di questi libri -e sono una caterva- saranno tuoi, un giorno, ma siccome quel giorno arriverà tra 200 anni, magari nel frattempo se li vogliono rileggere, e non mi pare il caso far la figura dell'accattona!
e facendo un bilancio, da metà luglio a oggi ho letto quattro libri e nell'ordine: L'imperatore di Portugallia, Inferno, Angeli e demoni, Le luci nelle case degli altri.
credo di aver battuto il mio record personale.
mi piacerebbe cercare di non perdere il ritmo, mantenere l'impegno minimo (e il piacere massimo) di leggere almeno un libro al mese, o anche di più se la vita autunno-inverno-primaverile me ne darà la possibilità, visto e considerato che è garantito: la quantità di libri letti è direttamente proporzionale al tempo libero e alla libertà mentale di cui posso godere in quel momento.
Love,
MC
25 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA /FINE
tramonto a Ile Rousse |
questa volta le prime due telefonate non hanno fatto svanire due settimane di ferie e i loro benefici effetti, come era successo a luglio, ma a distanza di una settimana dal ritorno a casa, Ile Rousse, il mare trasparente e la sabbia bianca mi sembrano lontani mesi e mesi.
e' tutto volato via in un lampo, adesso me ne rendo conto, così come l'estate e un'altra bella fetta di 2013 e di vita.
volato via velocemente, proprio come la famosa sabbia tra le mani.
ma non c'è amarezza, solo un po' di nostalgia, un po' di fantastica voglia di tornare indietro con l'orologio e avere ancora qualche giorno per tuffarsi, anima e corpo, in un mare bellissimo.
ma la libertà mentale provata, quella sì che cercherò di tenermela bella stretta.
quella che ho provato in queste due settimane, in cui non avevo orari né impegni, tabelle di marcia né turni di lavoro; in cui facevo quello che volevo quando volevo e, semplicemente, se non ne avevo voglia non lo facevo.
è stata una vacanza di scelte dettate dalla voglia di fare o non fare.
quale libro leggo, adesso? faccio il bagno subito o tra un po'? mi metto questi infradito, stasera, o quelli? no, niente ombrellone,oggi pomeriggio, tanto il sole lo sopportiamo bene, dopo le ore calde....o lo portiamo lo stesso?
me la terrò stretta, ricordando la sensazione mentale che ho provato vivendola e che può far da motore per non soccombere.
cercherò di non lasciarmela rubare dai ritmi, dai clienti idioti, dai capi impazziti, dal casino della città, dai pensieri annebbiati, dai giramenti di cabbasisi, da tutto ciò che, in agguato, lavorerà per distrarmi e inquinarmi il cervello.
Love,
MC
23 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA /5
Giorni di rilassamento completo,
quelli passati.
Il nostro impegno primario, come
da dieci giorni a questa parte, è nessuno.
Passiamo il tempo a stare in
spiaggia -eventualmente spostandoci con la macchina per raggiungere una
destinazione diversa- dormire, mangiare e ricominciare da capo la sequenza.
Sempre quella, sempre la stessa e
ogni volta riposante in modo diverso.
L’altro ieri siamo stati a
Ostriconi.
Mio zio voleva pescare, e tentare di prendere definitivamente una
murena che aveva sfiorato qualche giorno prima, così siamo andati anche noi.
Alle 7.15 siamo partiti e fatti circa 15 chilometri di macchina, alle 8.30
circa, dopo almeno 40 minuti di cammino in un deserto meraviglioso, siamo
arrivati in una spiaggetta che è rimasta deserta fino alle 10 inoltrate.
Paradiso. Acqua pura, da bere, e pietrine piccole, ma grandi abbastanza da
staccarsi dalla pelle appena asciutte. Per me, il meglio che si possa chiedere
a una spiaggia!
Preso un bel
sacchettino di sassolini, che adesso stanno riempiendo il secondo barattolino
di marmellata comprata qui e che abbiamo finito questa mattina.
Ho portato a casa anche qualche
pietra un po' più grande: vedendole mi è venuta una gran voglia di creare ciondoli per i miei
gioielli…vedremo quello che riuscirò a tirar fuori!
Adesso mi manca solo la sabbia della
spiaggia sotto casa e poi la missione è accomplished.
Plage de l'Ile Rousse |
Questa mattina, invece, ci siamo
svegliati con il rumore fragoroso del mare e gli alberi mossi dal vento. Siamo
scesi alle 9, trovando mare grosso e colori mischiati: azzurro, verde, blu e il
bianco delle onde. Spiaggia per metà impraticabile, ma comunque ancora vuota.
Il vento di Maestrale la fa da padrone, oggi, fare il bagno è un problema ma il
caldo non lo senti: il vento mantiene freschi e quando per caso ci si imbatte
nell’ombra degli alberi dietro la spiaggia, si sente quasi freddo.
Sono le 13.34 e tra un’oretta
riscendo: non riesco a stare a casa con il sole che splende, nonostante tutto
questo vento.
Ah, nota letteraria: questa
mattina ho finito anche Angeli e Demoni. Bello, ambientato a Roma, anche se Inferno
mi è piaciuto di più. Qualche stronzatina l’ha detta, il Brown, su Roma e i
romani, ma pazienza…
Oggi pomeriggio in spiaggia mi
porto Le luci nelle case degli altri
della Chiara Gamberale. Mi ispira un sacco.
Love,
MC
22 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA /4
11 agosto 2013
Oggi a Lozari, visto che quando
ci siamo andati la prima volta siamo stati solo una mezza giornata grazie alle
nuvole che l’hanno fatta da padrone.
Che meraviglia di spiaggia,
ragazzi!
Ghiaietta microscopica, ma non sabbia, di un colore che scaturisce da
un misto di beige, bianco, grigio, rossastro. Me ne sono portata un barattolo a
casa e nei prossimi giorni ne prenderò altrettanta della spiaggia di Ile Rousse,
diversa, bianca, più fine. Me la porterò a Roma.
plage de Lozari |
Domani a Calvi, in treno, da Ile
Rousse; quarantotto minuti per coprire forse una trentina di chilometri, ma ci
vediamo la costa, e non solo, da una prospettiva diversa. Nel primo pomeriggio
torneremo a Ile Rousse, poi spesa al supermarché
con acquisto di vari regaletti e poi spiaggia, o almeno un bagno per vedere se
la temperatura dell’acqua è cambiata o no!
Facciamo riposare la pelle, che
oggi abbiamo strigliato per bene.
Mi sto rilassando così tanto che
ogni sera non trovo la voglia di cambiare smalto ai piedi. Dovrei prima
togliere questo bellissimo magenta (che per altro si sta comportando molto
bene, non è minimamente scheggiato o rovinato!) e rimettere base, colore –
arancione- e top coat, eppure non mi va. Non ne ho voglia, e mi lascio portare
dal fatto che il magenta è ancora presentabilissimo e non necessiterebbe di un
sostituto, se non per un discorso estetico di dire cambio colore!
Ah, oggi ho finito Inferno, in
quattro giorni. Bello. Intricato, scritto bene, da un drittone, come dicevo
ieri. Oggi ne ho iniziato uno nuovo, il famoso Angeli e Demoni, sempre di Dan
Brown, preso dalla libreria estiva degli zii, grandi lettore anche loro, che
hanno tra questa e nell’altra casa.
Noi siamo arrivati a un tale
livello di saturazione di libri e di spazio finito dove riporli, nella libreria
di casa e negli anfratti della parete attrezzata, che non possiamo più
comprarne ma solo leggerli a scrocco, facendoceli prestare. Sarebbe da
comprarsi un e-book, ma io sono ancora affezionata alla carta stampata: mi
piace sfogliare il libro in libreria, leggere la trama sul retro e poi
comprarlo, sentendo il profumo di pagine nuove la prima volta che lo leggo…
Love,
MC
21 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA /3
10 agosto 2013
relax a Lozari |
Nuovamente cielo blu e terso,
sgombro di qualsivoglia patina bianca, dopo una due giorni di nuvole, con vento
e pioggia notturni tra l’8 e il 9; ieri, dopo 24 ore di brutto tempo, la
spiaggia era piena, sembrava avessero sciolto
il presepe, come si dice a Roma!
Domani ci mettiamo in moto alle
8, destinazione Lozari o Ostriconi, ancora non sappiamo.
Spiagge più
selvatiche, senza case dietro ma solo vegetazione e la statale 197 che
transita, quella che da Bastia e Saint Florent porta a Calvi.
Una giornata di mare piena, senza
pause pranzo a casa, armati di ombrellone, sedie sdraio e borsa frigo
seriamente attrezzata.
La distanza dalla sabbia della
spiaggia della casa dove siamo, è di circa 210 passi, contati il primo giorno.
In termini di orologio parliamo di circa 3 minuti a prendersela comoda, ma
giusto perché il sentierino da percorrere è sconnesso e ci sono pietre e radici
degli alberi che escono fuori dalla terra, e quindi farlo di corsa in infradito
non è il caso…ma se fosse anche solo un po’ più omogeneo o con una passerella
di assi di legno, il minuto di tempo per arrivare alla sabbia sarebbe
sufficiente.
Ma visto e considerato che in
questa vacanza ci stanchiamo di far niente (ma dove???) e che gli unici impegni
fissi sono i pasti, le ore di sonno e quelle da trascorrere sulla riva del mare, oltre immersioni prolungate in letture di
piacere, possiamo anche permetterci di impiegare 2 minuti per stendere
l’asciugamano sulla sabbia. Bianca, per giunta!
Love,
MC
20 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA /2
8 agosto 2013
Oggi ho finito il secondo libro
dall’11 luglio e ho iniziato Inferno
di Dan Brown, consigliato e prestato da mio zio, che ho iniziato oggi e di cui
ho già letto 147 pagine.
Mi sto proprio rilassando. Passerà nelle mani di mia
cugina Antonella, che arriverà qui il 16, quindi mi devo sbrigare ad arrivare
in fondo, ma non credo che mi serva un incitamento o qualcuno che mi metta
fretta: si va avanti per inerzia, rincorrendo gli avvenimenti successivi per
saperne ancora, ancora e ancora.
Che poi il Brown è un
diavolaccio: è una sceneggiatura da film, pochi dialoghi, scene descritte bene
ma veloci, che scorron via.
Il diavolaccio che scrive Inferno.
Sto rendendomi conto che il
numero di libri che leggo è direttamente proporzionale al tempo libero che ho e
alla libertà mentale che questo porta con sé. Bene. Vuol dire che mi sto svuotando
il cervello di tutte le boiate accumulate nel corso dell’anno!
Love,
MC
19 agosto 2013
DIARIO DALLA CORSICA/1
7 Agosto 2013
Arrivati il 4 agosto, al 7 non
sappiamo già più né la data né il giorno della settimana. Passiamo il tempo a
dormire (e per fortuna la notte si dorme e non si suda), andare al mare, fare
bagni in acqua trasparente sostenuta da sabbia bianca (non troppo fine, che non
si attacca alla pelle tipo farina e che la rende ancor più apprezzata),
asciugarci al sole e rifare il bagno quando abbiamo caldo.
Troppa fatica, ha decretato il
maritopreferito il secondo giorno; dirò agli zii di non invitarci più, in
effetti ci si stanca parecchio, ribatto io!
Domani cambiamo spiaggia, andiamo
a Lozari, una lingua di sabbia lunga e senza scogli, che non si riempie mai e
che vogliamo vedere da vicino.
Ho notato un fatto interessante:
i bambini francesi e i di loro genitori, in spiaggia, sembrano mediamente più
educati dei corrispettivi italiani. Giusto questa mattina un doppio italiano
(dalla Toscana) fatto di due famiglie ognuna con due figli, era l’unica che si
sentiva parlare tra tutte quelle presenti nell'arco di 50 metri. I figli
urlavano, le madri li chiamavano a voce alta e parlavano tra loro urlando. Io i
francesi li sento che sono francesi quando mi passano vicino e stanno parlando,
non perché urlano dietro a un figlio.
Ovviamente non voglio dire che
gli italiani siano cani e i francesi angeli, ma così, a occhio, in questi primi
tre giorni, ho percepito questa differenza.
E posso dirlo? Preferisco i
francesi, come atteggiamento!
Love,
MC
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