31 dicembre 2013

31.12.2013 CON LA FEBBRE. BUON ANNO, EH?

immune da influenze e raffreddori per quasi tutto il 2013, due giorni fa ho iniziato con il mal di gola.

ieri si è aggiunto il raffreddore, che mica li puoi lasciare soli, i batteri della faringe.

poco fa è arrivata anche la febbre, che diversamente avrebbe passato la sera del 31 in solitaria. portiamo anche lei da Marie Claire, hanno pensato gola e naso!

e io ringrazio per la sollecitudine e il tempismo.

i nostri fratelli/cognati/nipoti verranno lo stesso, pur se consapevoli della casa infestata.
e se da qui a mezzanotte non mi muoverò (a salire) dai 37,3° dove mi trovo adesso, andrò lo stesso con gli altri a vedere i fuochi d'artificio su Roma dal terrazzo condominiale sopra di noi.

Love,
MC

29 dicembre 2013

+17 *** IL LIBRAIO DI KABUL *** ASNE SEIERSTAD (o della fine del diciassettesimo libro nel 2013)

...e anche questo è andato.
sempre esponente della rispettabile libreria genovese e temporaneamente importato a Roma, l'ho archiviato il 25 dicembre, dopo una lettura intensa.

anche questo, come tanti precedenti, veniva chiuso sul comodino, la sera, a malincuore. più per dovere di dormire almeno un minimo decente di ore, che per effettiva voglia di farlo.

sono entrata nel mondo mediorientale in punta di piedi, ma ci sto veramente bene, a mio agio.

scopro cose inedite, dettagli, tradizioni e racconti mai conosciuti prima, che rendono più comprensibili le dinamiche locali che facilmente possono suonare strane a noi occidentali.

un mondo che, se sconosciuto, può fare paura, ma la cui comprensione anche solo tramite le parole di un libro, aiuta a superare la diffidenza.

il 26 dicembre ho iniziato La bastarda di Istanbul di Elif Shakaf, che è già sul mio comodino e qui a fianco.

prevedo tempi brevi anche per questo!

Love,
MC

20 dicembre 2013

MENU DI NATALE


tavola di Natale 2011 a casa dei miei genitori
è un uggioso venerdì di dicembre.
fuori pioviggina, il cielo è un tutt'uno con l'asfalto e guardando a est dalle mie finestre, i Castelli Romani non si vedono più.

dopo il cupolone di San Pietro, il nulla.

mancano 5 giorni a Natale: riusciremo ad avere un 25 dicembre normale, almeno quest'anno?
non ricordo un Natale in cui non sia piovuto, tra gli ultimi passati.
mica per niente, ma a non dover per forza uscire con l'ombrello aperto, dopo la mangiata (ma non abbuffata) si potrebbero fare i famosi due passi per Roma...
(in alternativa, faremo le scale del pianerottolo - 4 piani - su e giù quindici volte e saremo a posto).

le previsioni danno un 25 variabile ma senza pioggia, ma non ci credo finché non lo vedo.


comunque, per la cronaca, anche quest'anno il 25 dicembre
saremo in otto, qui a casa nostra, con il seguente menù:


Antipasto 
salmone affumicato su un letto di fungetti sottolio, con rughetta e scaglie di parmigiano
***
Primo
lasagne al forno al pesto
***
Secondo
arrosto di manzo al forno
***
Contorni
patate al forno di mamma Anna Maria
verdure di stagione miste ripassate in padella con aglio, peperoncino e olive nere di mamma Claudia
***
frutta di stagione
frutta secca
***
Dolci
pandoro
panettone
torrone
***
Caffè
***
superalcolici vari


non ci mancherà niente, ma non è previsto nemmeno il collasso intestinale. è così che mi piace.

per cena, compelta libertà di espressione: c'è chi ci guarderà mangiare, come nei precedenti Natale, chi sgranocchierà qualcosina, chi ma sì, quasi quasi mi mangio quel pezzo di lasagna rimasto, chi si tufferà in una minestrina calda calda, che sistema lo stomaco e rimette in pace col mondo.

vedremo.
intanto mi mancano 10 ore di lavoro alle ferie mentali e fisiche, con ritorno sui banchi di lavoro il 3 gennaio...

Love,
MC

15 dicembre 2013

+ 16 ***GLI SDRAIATI *** MICHELE SERRA (o della fine del sedicesimo libro del 2013)

forse non fregherà niente a nessuno, ma a me piace parlarne.
anche Gli sdraiati è stato finito, in un paio di giorni devo dire, ma 100 pagine scorron via veloce.
lo avessi letto questa estate in Corsica, mi avrebbe preso un pomeriggio in spiaggia, visto il ritmo con cui ho macinato i libri di mio zio Alberto...

un libro che facevo più comico, devo dire.
nell'articolo di presentazione che avevo letto su Gioia! qualche settimana fa, avevano citato i passaggi più ironici, forse per attizzare il lettore, ma nonostante questo è un bel libretto.
leggero, ma anche specchio del rapporto tra un padre (che ho scoperto divorziato) cinquantenne con il figlio diciannovenne, quest ultimo quotidianamente immerso nella tecnologia più avanzata, isolato da tutto quello che lo circonda. apparentemente.

adesso ho preso in mano Il libraio di Kabul, sempre della libreria delle zie di Genova.
iniziato ieri sera, alle 0.25 ho spento la luce più per forza che per voglia di dormire.
iniziare la nuova settimana (fortunatamente l'ultima prima delle vacanza di Natale) ciondolante dal sonno perduto, non mi sembrava un'idea vincente, ma questa sera mi metterò in posizione orizzontale prima per approfittare di più tempo per leggere di più.

mi domando come facciano, le zie di Genova, a scovare sempre libri meravigliosi.
fino ad ora non mi hanno mai rifilato un pacco, con cui ho faticato ad arrivare in fondo.
i casi sono due: o mi passano solo quelli che hanno riscontrato la loro totale approvazione (e di questo le ringrazio) oppure hanno un fiuto che manco un cane da tartufi (e di questo le ringrazio ugualmente!).
se fosse questa seconda, la ragione dei libri che migrano temporaneamente a Roma perché anche io mi ci possa perdere dentro, spero di aver avuto in eredità genetica questa dote!

Love,
MC

11 dicembre 2013

+15 *** IL BAMBINO SENZA NOME *** MARK KURZEM (o della fine del quindicesimo libro del 2013)

...e anche questo libro è finito, anche questo proveniente dalla libreria mobile delle zie di Genova -divenute ormai una specie di totem di queste pagine.

Il bambino senza nome, di Mark Kurzem.
due settimane, circa, il tempo per leggerlo.
è un libro appassionante, coinvolgente, ma anche difficile e impegnativo.
pieno di dettagli, di descrizioni a volte dure, crudeli. una storia vera, la cui conferma di ciò la si ha solo alla fine di tutto, nelle pagine del'epilogo.
una vita decisa in una notte che ha segnato tutti gli anni seguenti, seppur vissuti a migliaia di chilometri di distanza, coinvolgendo la famiglia di origine e quella creata, appunto, a migliaia di chilometri di distanza.
lo consiglio. da leggere e avere in libreria.

adesso passerò a qualcosa di più distensivo, leggero, ma credo altrettanto vero.
Gli sdraiati, di Michele Serra.

"...sono gli sdraiati. i figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso...".

l'ho comprato incuriosita dall'articolo che lo presentava nei libri in uscita in quella settimana. e mi ha fatto ridere e sorridere. mi sono immedesimata in quello che Serra disegna (gli sdraiati) e...nel disegnatore.

Love,
MC


10 dicembre 2013

MOBILE POST

Scrivo dal cellulare.
L'avevo già detto: questi infernali aggeggi detti "smartphone" sono e saranno la nostra rovina: una volta che li hai provati, non tornerai indietro. Il che ha dei lati positivi ma anche parecchi negativi. Cosa verrà dopo? Sarà un crescendo, ma per finire dove? Confesso che il tutto mi fa un po' paura...

Love, 

MC



08 dicembre 2013

MI SERVE UNA VACANZA

nonostante l'albero di Natale e il nostro presepe monolocale sul comodino accanto appena fatti,
nonostante sia domenica e domani comunque non abbia la sveglia presto,
nonostante ieri abbia passato una serata proprio bella con gli amici, 
nonostante questa sera ne rivedremo parecchi altri per salutare un amico in partenza per Trento,
nonostante manchi poco a Natale,
nonostante tutto,
sono triste.

sono giù. 
punto.
secondo me sono stanca. 
stanca di correre, di avere sempre l'orologio al polso, di stare cinque ore al giorno sotto una pressa. 

le minimo 12 ore di stacco tra un turno e l'altro non bastano più, non recupero, non stacco del tutto e mi trovo il giorno dopo nuovamente sotto la pressa, con ancora addosso la stanchezza del giorno prima.

le ferie dal 22 dicembre al 2 gennaio mi faranno molto bene, ma qui mi ci vorrebbe un anno sabbatico.
depurarmi corpo, mente e anima.

chissà.
prima o poi me lo prendo (o qualcuno me lo imporrà).

Love,
MC

01 dicembre 2013

+ 14 *** PERDERSI *** LISA GENOVA (o della fine del quattordicesimo libro nel 2013)

tre giorni.
tre giorni mi ci sono voluti per iniziare, gustarmi e finire Perdersi di Lisa Genova.
l'ho letto ovunque: in metropolitana, in treno, a letto fino all'1.20 di notte...
me l'avevano detto, le zie di Genova, che sarebbe stata una strage di ore di lettura, un susseguirsi continuo di righe di parole davanti agli occhi.
me l'avevano detto perché così era successo a loro e mi sto confermando (se cene fosse stato bisogno) geneticamente appartenente alla famiglia.

le zie di Genova sono grandi lettrici e devo aver preso da loro questa passione, così come loro l'hanno ereditata dal loro papà, mio nonno e padre di mio papà, che passava intere giornate immerso nella lettura, sulla poltrona della sala che dava le spalle alla porta, con la coperta sulle gambe e le pantofole imbottite.

proprio oggi ho scoperto che una notte mia nonna si svegliò alle 3 e non lo trovò in letto.
un po' stupita si alzò, per trovarlo in cucina, seduto al tavolo, a leggere.
non era mai andato a dormire.

alcuni giorni fa mi è arrivato il secondo carico di libri genovesi che attaccherò appena avrò finito Il bambino senza nome.
anche per questo mi è stato predetto un attaccamento alla lettura da far danni...
non vedo l'ora di iniziare e di confermare le previsioni!

Love,
MC

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