31 marzo 2015

MINA ANTIUOMO

dopo la tripla non sono mai psicologicamente pronta per tornare al lavoro.
e oggi è una di quelle volte.
dovrò imparare a spostare il libero del lunedì a un altro giorno della settimana: tre giorni di salute mentale lontano dalla trincea sono così salutari che il ritorno è sempre una mina antiuomo: mi uccide ogni volta.

e poi sarà pure che la primavera spinge il termometro in su (oggi a Roma 22°...), sarà che penso a tutt'altro che alle cose da fare in ufficio, sarà...

nota importate: forse, forse, se il meteo ci viene incontro e non scioglie tutto lo scioglibile sugli Appennini, giovedì 9 aprile riusciamo ad andare a sciare per ben 1 giorno.

prima volta quest'anno, grazie alla doppia influenza di gennaio e marzo.

mai inverno fu più vergognoso di questo.

Love,
MC

17 marzo 2015

BOICOTTAGGIO D&G

due mesi fa tutti a stracciarsi le vesti per Charlie Ebdo, che guai a toccare la libertà di pensiero: dovevamo essere tutti liberti di dire qualsiasi cosa a chiunque su qualsiasi argomento in qualsiasi modo sempre e comunque.

oggi gli stessi Charlie di due mesi fa crocifiggono due omosessuali che hanno semplicemente detto la loro opinione sulla famiglia. siccome questa è evidentemente lontana dall'idea standardizzata della comunità gay sulla famiglia, si lanciano campagne di boicottaggio dei loro prodotti, certi vip dicono che butteranno via i loro vestiti...

ho rispetto per gli omosessuali, ma sulla famiglia sono d'accordo con D&G.

e non è per questa ragione che scrivo questo post.

lo scrivo perché...i Charlie di ieri hanno proprio la memoria corta.
ma parecchio corta.

mi fate proprio ridere.

Love,
MC

16 marzo 2015

+9 *** LA BALLATA DI IZA *** MAGDA SZABO'

un libro particolare, questo.

la storia di una famiglia, dalla morte del padre fino a...

è la figlia, la protagonista, insieme alla madre. entrambe con reazioni diverse alla perdita del padre e del marito, vivono il tempo successivo ognuna a modo loro, ognuna estranea all'altra, nonostante la figlia impacchetti la madre per portarla con sé in città, a Budapest, nel tentativo, vano, di farle vivere gli ultimi anni in pace, con una cameriera a sua disposizione e una casa nuova e spaziosa, lontano dalla provincia.

ho fatto inizialmente fatica ma da metà in poi la lettura è andata spedita.
dovevo sapere cosa succedeva, cosa pensavano madre e figlia, e cosa l'ex marito di quest' ultima e il nuovo compagno.

lo consiglierei?
sì, per una lettura insolita, particolare, con uno stile est europeo.

adesso sul mio comodino arriva Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani.
primo libro che leggo dell'autore italiano.
ovviamente, non c'è da dirlo, il tutto proveniente dalla libreria delle zie di Genova!

Love,
MC






15 marzo 2015

BUTTA VIA TUTTO E SUBITO!

questa mattina shopping da Sephora: avevo uno sconto del 20% da sfruttare entro oggi e non essendo potuta uscire fino a ieri per la malattia, ho dovuto fare uno strappo alla regola del non entrare in un negozio la domenica.

ho comprato un po' di cosette (che servivano, niente di superfluo: mio marito ha vicino una donna veramente da sposare!) tra cui un rossetto, ma tornata a casa, pensandoci bene, non ero del tutto convinta del risultato finale che il colore aveva su di me. allora, pensavo, andrò a cambiarlo martedì mattina, libera dal lavoro...
il tutto era rimasto nella mia testa.

ecco quello che martedì tornerà tra gli scaffali... 
dopo pranzo mi metto a riordinare la sala e il parcheggio a lunga sosta che è il tavolo dove siedo adesso, cerco, alzo carte, sposto libri ma lo scontrino di Sephora non c'è.
sul letto, vicino alla scatola del rossetto, dove l'avevo visto l'ultima volta (venti minuti prima) nemmeno.
porca paletta.

chiedo al maritopreferito che sta lavando i piatti.
mi dice:
l'avevo preso dal letto per segnare le spese: sicura che non sia sul tavolo?
no, non c'è!
guardami nelle tasche, sono sicuro di essermelo messo in tasca per poi buttarlo.

solitamente gli scontrini stanno giorni e giorni sul suddetto tavolo, a prendere aria, invece questo era stato immediatamente rimosso, molto zelantemente.

insomma alla fine sono andata a tirar fuori metà cestino dell'indifferenziato (dove teoricamente vanno buttati gli scontrini) ma niente.
porca paletta.

con il mio tono da femmina polemica, poi, già preannunciavo alla comunità di essere costretta a comprarne un altro e non a fare il cambio.
eppure il maritopreferito non si capacitava della cosa. e anche io: se non era da nessuna parte, doveva essere da qualche parte, per forza!

così mi sono buttata nello svuotamento del secchio della carta, questa volta (dove invece non dovrebbe andare) e finalmente, eccolo! nemmeno tanto stropicciato, devo dire!
pfiu!

per questa volta è andata bene, dai!

ah: qui piove, le tonsille stanno meglio ma mi fa ancora male la gola.
domani torno al lavoro dalle 16 alle 21.
mi farò due risate?

Love,
MC



12 marzo 2015

TONSILLITE (questa mi mancava...)

la tonsillite mi ha preso.
da lunedì sera ho la febbre tra i 38,1 e i 37,2. solo oggi sono stata al massimo sui 37,4...

mai avuta fino ad ora, almeno nella mia vita adulta, ne avrei fatto mooooolto volentieri a meno, visto il male che sento su tutto il collo: davanti, dietro, sopra, sotto senza distinzioni

porca vacca.
porcaccia vacca.

vado a cena, così prendo l'antibiotico il prima possibile.

porca, vacca.
porcissima vaccaaa!!!!!!!!!!!

Love,
MC

03 marzo 2015

IO NON FACCIO LA SPESA LA DOMENICA

pensavo che i ritmi serrati della vita che sto vivendo ultimamente non mi piacciono.
non mi servono, soprattutto.

nonostante sia lavoratrice da una decina d'anni, tra stage, co.co.co, co.co.pro e contratti a tempo indeterminato, penso che i ritmi di vita che il lavoro ci impone non siano giusti.
non è moralmente giusto e utile correre, correre continuamente per poi riservare le poche ore peggiori della giornata alla nostra famiglia, quando si meriterebbe invece le migliori...

sono profondamente, convintamente e totalmente contraria, per esempio, ai supermercati e negozi in generale aperti anche la domenica.
io non lavoro mai la domenica e i festivi (per mia fortuna) e già mi pesa il dover lavorare invece due sabati al mese su quattro, ma il pensiero che potenzialmente potrei dover lavorare a turno la domenica e i festivi, mi urta il sistema nervoso.

in quanto cliente di un supermercato posso tranquillamente fare la spesa tra lunedì e sabato, così come comprarmi il paio di scarpe o le calze negli stessi giorni.
perché invece ci devono essere famiglie che subiscono la mancanza di un loro membro perché io potenzialmente potrei decidere di dormire il sabato pomeriggio e andare a comprarmi le scarpe o il latte la domenica?

mi devo organizzare io, non posso mettere in croce altra gente!
ripeto: lo trovo profondamente, moralmente ingiusto.

è meglio avere lavoratori stanchi e tristi, che quindi lavorano male, o lasciare che si godano anche un po' la vita che probabilmente si sono scelti più del lavoro che devono (spesso per forza) fare?

io credo la prima....
e al diavolo il profitto!

Love,
MC

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