27 febbraio 2016

NIENTE LIBRI, SOLO PAROLE

sono ancora alle prese con la lettura di Il seme sotto la neve di Silone. ostico anche questo. non c'è nulla da fare, io e questo autore non andiamo d'accordo. non voglio però lasciarlo a metà, mi disturba, voglio arrivare in fondo comunque, come volessi dargli speranza fino all'ultimo. chissà, magari a tre quarti di libri mi si aprono gli occhi e mi esalto!
oggi quindi niente recensioni, solo qualche chiacchiera tra me e me qua sopra.

allora, febbraio è agli sgoccioli e la nota maggiormente dolente di tutto questo è che domani, DOMANI, saremmo partiti per la settimana bianca a Bardonecchia se per n motivi non avessimo dovuto disdire e rinunciare, con revoca delle ferie ed enorme abbattimento morale da parte della sottoscritta.
quest'anno avevo proprio bisogno fisico di sciare, di avere un orizzonte lungo davanti agli occhi, lontano, con vette innevate e cielo, rocce e piste, rumore di lamine e di seggiovia in funzione...

vari i motivi della disdetta e una sola, da parte mia, la spiegazione valida alla quale mi sono aggrappata per non dispiacermi troppo, ovvero: le Alpi restano lì (o le Dolomiti, pure lì andremo!).
ci siamo detti che il 9 gennaio 2017 faremo di tutto per stare là, sulle piste di uno dei due paradisi dello sci, quando tutti se ne saranno tornati a casa dalle vacanze di Natale.
il nostro primo programma per il 2017 è questo, bello e pronto.
un solo "imprevisto" potrà impedirci di farlo. se sarà, lo chiamerò col suo nome quando si verificherà.

infine in questi giorni sono fissata con due canzoni: Mille volte ancora di Max Gazzè e Un giorno mi dirai degli Stadio, vincitori di Sanremo 2016.
le ho su Spotify ed è un continuo metterle e rimetterle, come mi succedeva da adolescente con le canzoni di Celine Dion!
la prima è amore vero, disperato e lasciato, la seconda è un papà che parla alla figlia, ed io, che non sono ancora mamma, ascoltandola penso a  mia nipote e mi commuovo.

Love,
MC





16 febbraio 2016

+6 *** TUTTA COLPA DI UN LIBRO *** SHELLY KING (o delle fine del sesto libro nel 2016)

un romanzetto leggero ci vuole, ogni tanto.
una storia di libri e librerie, ambientata a Mountain View, nella Silicon Valley (finalmente ho capito dove si trova questo posto da dove qualcuno, che non conosco, mi legge!), una storia di amicizia, di amore, di diversi tipi di amore, direi, che a tratti mi ha fatto pensare "perché non lavoro in una libreria?".

non ho trovato una risposta a questa domanda, comunque è un libro che si legge bene, leggero e che scorre facilmente tra le mani, anche se io l'ho letto sull' e-reader (del quale, a proposito, ho riscoperto la praticità, soprattutto leggendo in metropolitana e avendo una mano occupata intorno a un palo per tenermi in piedi!).

...ma anche di più! 
lo consiglio?
sì, ma non della serie non leggerlo è un peccato! semplicemente è un romanzo facile, rilassante, ambientato ad oggi (o al più all'altro ieri).

adesso sono tornata alla letteratura italiana, Il seme sotto la neve di Ignazio Silone. vediamo se riesco a far pace una volta per tutte con questo autore, visto che l'ultimo suo libro letto mi è rimasto particolarmente sullo stomaco.

in forno stanno cuocendo due teglie di focaccia genovese, dopo una mattina di lievitazione, la parte migliore di tutta la giornata odierna (libera dal lavoro!)

Love,
MC

13 febbraio 2016

+5 *** VERSETTI PERICOLOSI *** ALBERTO MAGGI (o della fine del quinto libro nel 2016)

questo libro me l'ha consigliato e prestato un amico.
a mia volta l'ho già consigliato alle zie di Genova. lo farò leggere al maritopreferito.

è un saggio su Gesù e lo scompiglio che si è portato dietro nei suoi anni sulla Terra.
sono anni che ascolto, cerco di comprendere a fondo e mettere in pratica il messaggio evangelico, eppure tante cose non le avevo colte come questo libro mi ha dato la possibilità di fare.

Gesù ha scelto di lavorare nel "basso del mondo", decidendo di nascere in una città che al suo tempo era quella dei peggiori, quella dove nascevano gli uomini creduti peggiori.
parte male da subito, invece per conto mio parte bene che meglio non si può.
e continua pure meglio: perdona l'adultera, va a pranzo dal fariseo, predica e fa miracoli il sabato...
scompiglia le carte, rivoluziona tutte le credenze, i riti, l'ortodossia dell'esternazione della fede del suo tempo.

quello di Maggi è un saggio, ma si legge velocemente, scorre rapido pur essendo toccante quanto basta per trovarsi a dire "accidenti! è vero...".
è una lettura confortante.

adesso sono passata ad un e-book proprio leggero, preso qualche mese fa on line, Tutta colpa di un libro di Shelly King, robetta facile ma distensiva. l'alternanza tra libri impegnativi e "defaticanti" la trovo efficace.

Love,
MC


03 febbraio 2016

+4 *** IL MURO INVISIBILE *** HARRY BERNSTEIN (o della fine del quarto libro nel 2016)

siamo in Inghilterra, alcuni anni prima della Grande Guerra, in una strada dove a destra vivono famiglie ebree e a sinistra famiglie cristiane. e tra loro, sull'asfalto, in mezzo alla strada, c'è un muro. invisibile ma c'è, forse più impenetrabile di quello che sarebbe un vero muro di mattoni.
Harry racconta in prima persona la sua infanzia, fino ai dodici anni, vissuta tra la scuola e la sua strada.
ce ne vorrà perché le cose cambino: l'amore e il coraggio di due ragazzi, un'ebrea e un cristiano, che sfideranno tutto e tutti.

un bel libro, una storia vera, che ne fa un libro ancora più bello.
lo consiglio? sì. perché ci racconta tanto della mentalità (sbagliata) della gente comune di quegli anni. e non solo di quegli anni.
spostiamo la descrizione a Gerusalemme oggi, per esempio, e sembrerebbe una storia scritta nel 2015, ma l'ambientazione non sembrerebbe azzardata nemmeno qui a Roma o altrove.

ora sono passata a Versetti pericolosi - "Neppure io ti condanno" di Alberto Maggi, che un mio amico mi ha prestato perché interessato alla mia opinione a riguardo.
l'ho iniziato ieri mentre viaggiavo sui mezzi pubblici di Roma, e devo dire che mi è spiaciuto dover scendere, a un certo punto.
mi sembra molto interessante.

Love,
MC


Post in evidenza

ANNALISA

Quest'anno il premio per miglior regalo di Natale va a mia cognata che con E poi siamo finiti nel vortice, ultimo disco di Annalisa, ha ...