29 marzo 2016

ORA LEGALE E CAMBIO DI STAGIONE

a me l'ora legale coglie sempre tra capo e collo, mi rovina; messa insieme alla primavera come è inevitabile che sia, è quanto di più deleterio ci possa essere per il mio orologio biologico.

perdo il passo delle ore di sonno e veglia, dormirei tutto il giorno, sto bene solo a casa in tuta e ciabatte, facendo il minimo sindacale tra stesura panni lavati, forse stiratura, preparazione pasti...

ieri sera ero questa: domani voglio fare questo, questo e quest'altro, bene, metto la sveglia alle 7.
questa mattina: mi sono alzata, a forza, alle 9:15.

il che vuol dire che per due ore la sveglia un po' è scattata ogni nove minuti, un po' l'ho lasciata andare, ogni tanto tiravo fuori un braccio per spegnerla dopo aver pensato va beh a 'sto punto resto ancora altri 9 minuti...

alla fin fine mi son tirata fuori dalle coperte alle 9:15 più per far bella figura (con non si sa chi) che per vero desiderio di alzarmi. ci sarei rimasta ancora, ebbene sì.

domani attacca al lavoro alle 9, quindi devo uscire da casa alle 7:30, quindi mi devo alzare alle 6:40...
ah ah ah ah ah si si, già rido!!

Love,
MC




25 marzo 2016

HOPES OF PEACE

il mondo intorno scoppia, attorcigliato su sé stesso.
ci ammazziamo a vicenda.
per cosa?

nei giorni scorsi ho continuato, a momenti un po' a fatica, lo confesso, a prendere la metropolitana di Roma.
sempre lo stesso scenario: caucasici, neri, asiatici, sudamericani...

ero lì, in piedi, e notavo che eravamo tutti, tutti, chiusi in quella scatola di ferro, sicuramente impauriti, ansiosi di scendere per trovarsi al sicuro per strada, (magari in strade non affollate che almeno in quelle, dai, un folle non ci si fa esplodere, farebbe poco bottino...) ma non sono riuscita a fermare un pensiero che si è fatto strada nella mia mente: non possiamo non essere tutti fratelli.
e lo siamo. per certo.

quindi oggi penso a questo:




sentita più e più volte, dal vivo e non, è un brano datato 1988 circa ma sembra scritta ieri. o anche dopo l'11 settembre; o il 13 novembre 2015...
uno ieri sempre valido.


Love,
MC

24 marzo 2016

+9 e +10 *** LA MAESTRA *** ELENA MOYA + LE DUE RAGAZZE CON GLI OCCHI VERDI *** GIORGIO MONTEFOSCHI (o della fine del nono e decimo libro nel 2016)

La maestra è stato un nostro regalo alle zie di Genova, entrambe maestre, in servizio permanente effettivo per quarant'anni; hanno visto varie riforme scolastiche, da quelle migliorative a quelle orrende...
glielo regalammo proprio per quella che è stata la loro vita e quello che era il titolo di questo romanzo che, devo dire, mi è piaciuto.
una storia di educatori di vario tipo, da quelli scolastici a quelli familiari (i genitori), che combattono per i loro ideali, a volte discutibili, molto più spesso rispettabili e positivi.
credo che l'autrice abbia messo parecchio del suo, a iniziare dalla nazionalità dei vari protagonisti, spagnoli e inglesi, lei che è spagnola e vive in Inghilterra da anni...

Successivamente ho letto Le due ragazze con gli occhi verdi, romanzo di tutt'altra radice, ambientato a Roma tra la metà degli anni Cinquanta e fino alla fine degli anni Novanta.
è la storia di tre generazioni, con il protagonista Pietro prima adolescente, poi giovane uomo e adulto, che ama. ama incondizionatamente e per sempre (è il caso di dirlo) Laura, unico vero amore della sua vita.
un romanzo a tratti lento, ma che mi ha colpito anche perché ambientato in posti che conosco, che ho visualizzato mentre leggevo.
finale inaspettato, romantico ma drammatico allo stesso tempo.

un bel romanzo per astrarsi dalla realtà di una Roma del duemilasedici che desta spesso preoccupazioni di vario genere...

adesso ho preso in mano Nessun uomo è un'isola di Thomas Merton.
e andiamo avanti.

Love,
MC

13 marzo 2016

+8 *** TEMPESTA *** LILLI GRUBER (o della fine dell'ottavo libro nel 2016)

lo sapevo che questo libro sarebbe durato poco.
lo sapevo perché conosco la Gruber scrittrice e perché mi era successo lo stesso con Eredità, di cui Tempesta è la prosecuzione.
molto brava a raccontarci la storia della sua Heimat, così come forse nessun libro di storia riuscirà mai a (voler) fare, dal 1939 circa alla fine della guerra.
mi ha impressionata la figura di Hella, nel '36 al congresso del partito nazista a Norimberga e dopo gli anni della guerra, prima ancora della fine di tutto, così rassegnata al punto di...

bello e coinvolgente.
da leggere.

adesso prenderò in mano La maestra di Elena Moya, che abbiamo regalato alle zie di Genova a Natale 2014 e che mi hanno passato, così come Tempesta era stato un regalo di Natale a loro!

la mia influenza continua con una fastidiosissima tosse e una voce-non-voce, per la quale non so come farò mercoledì a parlare in ufficio...me ne preoccuperò tra un paio di giorni.
intanto leggo.

Love,
MC

11 marzo 2016

+7 *** IL SEME SOTTO LA NEVE *** IGNAZIO SILONE (o della fine del settimo libro nel 2016)

ci ho messo quasi un mese a finire questo libro.
e sono stata contenta di arrivare in fondo, non tanto per la storia in sé, quanto perché...ebbene si, non ce la facevo più.
in certi momenti leggevo solo per andare avanti e finire questo supplizio il prima possibile.
mi spiace per Silone ma...non leggerò più altri suoi libri. è evidente che non andiamo d'accordo.
non so nemmeno che storia è quella che ha scritto, non ci ho capito nulla, non saprei dirlo.

adesso inizio Tempesta di Lilli Gruber, che se si conferma brava come nei suoi libri precedenti e in Eredità, di cui Tempesta è la continuazione, beh, leggerò questo libro in poche ore.

tanto più che da lunedì sera sono alle prese con un febbrone da cavallo che mi terrà a casa fino a martedì, così se riesco a prendere un po' più coscienza delle mie facoltà mentali come non è stato nei giorni scorsi, riuscirò anche a tenere un libro in mano e leggere qualcosa.

ho vissuto l'esperienza di sentirmi gli occhi bollenti dalla febbre a 39,2°...ma non lo auguro a nessuno, non è un bel momento.

Love,
MC

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