12 gennaio 2017

+1 *** IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO *** MARIE KONDO (o della fine del primo libro nel 2017)

avevo sentito parlare di questa Kondo mesi fa dal mio amico A. mentre, spaparanzati sui lettini al mare, ci godevamo il sole di fine agosto.
una nuova idea di riordinare casa e mantenerla tale.
niente di nuovo, quindi, solo che mi aveva incuriosito l'entusiasmo che aveva lui nel parlarmene e avevo pensato prima o poi me lo leggo.

qualche settimana dopo una collega, M., aveva iniziato a leggerlo e, al contrario di A., me ne diceva di cose quasi psicologiche, di un approccio strano e inquietante al riordino casalingo. lei che con tre figlie e un marito sul nerd andante -il quale non vede il disordine e se c'è lo lascia lì- si era facilmente scoraggiata e non sapeva se mai sarebbe riuscita ad arrivare ad avere una casa decentemente ordinata.

zia Marie Kondo
il primo gennaio 2017, per iniziare l'anno con una catarsi, ho iniziato a leggere Il magico potere del riordino e...son qui che non vedo l'ora di iniziare a smontare la casa per riordinare.

non si tratta solo di avere ordine in casa, quell'ordine visibile esternamente (per quello basta lanciare le cose di troppo in scatole nascoste, cassetti e armadi e il gioco è fatto!) quanto lasciarsi dietro (buttare, dare via, eliminare...) ciò che non ci dà più gioia possedere. 
può trattarsi di vestiti, libri, oggetti, ricordi, utensili...qualsiasi cosa sia nelle nostre mura di casa.
tutto va analizzato e destinato all'uso che sentiamo sia giusto attribuirgli da quel momento in poi: restare con noi o andare, magari a far felice qualcun altro.

risultato? una casa ordinata con un ordine mentale personale che si farà sempre più strada mano a mano che il nostro riordinare toccherà le varie categorie di oggetti che abbiamo.
un senso di leggerezza, tranquillità quando si rientrerà in casa e si vedrà tutto (o almeno tante cose, all'inizio) al loro posto, facili da trovare, da usare, da riporre...

giusto ieri ne parlavo con la collega M. la quale mi diceva che qualche settimana fa ha iniziato a fare pulizia, a riempire sacchi e sacchi di vestiti suoi e delle figlie e mi ha confermato di provare il senso di leggerezza promesso da Marie e che prima ogni sguardo che dava alla casa le trasmetteva oppressione e pesantezza mentre adesso vede già differenza.

A. a sua volta mi sta aggiornando passo passo del suo riordino, confermandomi quanto il vedere tutte, per esempio, le magliette a maniche corte che aveva lo ha fatto anzitutto sobbalzare (circa 20 mq di roba, stesa sul pavimento della sala, come da istruzioni di zia Marie) per poi rendersi conto che poteva vivere serenamente anche con un quarto di quella quantità: è passato da 20 mq di tshirt a nove (nove magliette, non 9 mq...).
da lui sento quanto sia un lavoro anche interiore, un staccarsi da cose passate che non lo facevano più stare bene, che portavano pesantezza mentale e, perché no, nell'armadio.

da parte mia, sono qui che mi prudono le mani e non appena ho un giorno libero inizio dal mio vestiario.
il maritopreferito farà per sé, solo aver letto il libro, ma è tutto curioso.
ogni tanto gliene parlo ed è interessatissimo. addirittura ha detto mi sa che me lo devo comprare cartaceo: forse è meglio che ognuno abbia il suo, di libro, magari se si deve sottolineare qualcosa....

vedremo che succede, ma sono gasatissima e con una gran voglia di iniziare!

per quanto riguarda la lettura, sono sempre alle prese con The Lord Of The Rings (e la cosa durerà parecchio, non leggo spedita come mio solito, vabbè che so l'inglese ma...) ma inizierò Il racconto di Peuw bambina cambogiana di Molyda Szymusiak, dalla libreria delle zie di Genova®.

Love,
MC


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