11 gennaio 2018

+3 *** UNICO INDIZIO LA LUNA PIENA *** STEPHEN KING (o della fine del terzo libro nel 2018)

ho abbandonato L'ulivo e le pietre. ebbene sì, l'ho fatto ed ora giace nel luogo in cui stava prima e dove starà fino al ritorno alla sua casa, quella delle zie di Genova®
succede molto raramente che lasci perdere un libro. di solito tiro avanti a leggere, magari arranco un po' più del solito, altre vado spedita (tutto dipende dalla storia, da come le parole sono messe vicine e, perché no, dalla me in quel momento in cui leggo quel libro preciso...) ma arrivo sempre in fondo, in qualche modo. 
questa volta ho gettato la spugna abbastanza presto, devo dire, ma non capivo molto. la questione israeliano-palestinese, questo il tema di questo libro di Ugo Tramballi. non ci ho mai capito granché di questa storia e continuo a non capirci niente. sarebbe forse stata la volta buona capirci qualcosa, magari, solo che per me un libro deve farsi leggere se non altro con piacere: magari non travolge, non porta fuori dal tempo e dallo spazio (ma quando succede...goduria!) ma se nemmeno piace...beh, scusate, perché farsi del male in un momento che dovrebbe essere di relax mentale? 
ecco, sulla base di questo, ho chiuso il suddetto e niente, sono passata al successivo King della mia lista personale, sempre quella stilata dal mio personal trainer A. e quindi ho preso in mano la versione digitale di Unico indizio la luna piena.

una storia lunga un anno, perché questo libro di ben 47 pagine fu scritto in dodici episodi che, secondo l'iniziale progetto, dovevano essere inseriti in un calendario. 
sissignori, sarebbe stato pubblicato un calendario con episodi di un romanzo breve scritti da Stephen King ed immagini illustrative dell'episodio stesso. purtroppo il progetto naufragò ma non l'idea in sé, infatti parole e immagini vennero comunque pubblicate in un libretto che divenne Unico indizio la luna piena.
esiste la versione originale fatta di parole e immagini, nell'edizione cartacea; purtroppo per me in ebook ho potuto godere solo delle parole, ma ho avuto qualche soffiata dal mio personal trainer sullo stile dei disegni.

qui si parla di un lupo mannaro che ogni mese, al plenilunio, fa macello - nel senso letterale del termine - in una cittadina americana dove i suoi abitanti, dapprima increduli per i fatti accaduti e col passare dei mesi sempre più spaventati, si troveranno liberati da questo caos per mano della persona meno accreditata e meno popolare della città.

mi sta venendo in mente adesso che ad abitare in una cittadina americana in mezzo al nulla, con boschi nei paraggi e il tipico scenario da film tipo: l'unico distributore di benzina, l'unico locale dove andare a bere, l'unica stazione di polizia nel giro di 20 miglia... ci sarebbe stato da aver paura a sfogliare le pagine del calendario e leggere ogni episodio. 
il genio di King. ancora.
che poi a ben vedere, il linguaggio usato è anche molto semplice, comprensibile da tutti (proprio perché un calendario se lo comprano tutti, no? e quindi a tutti sarebbe dovuto arrivare il messaggio mensile) ma efficace.
bello. mi è piaciuto.

ora passo a Scheletri sempre di King e vediamo che succede.

Love,
MC

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