è un piacere anche per gli occhi, quindi, oltre che per la mente, per me, perché posso vedere le cose che descrive...perché ci sono stata. non capita tutti i giorni!
Piazza De Ferrari... (ci devo tornare!) |
Bacci chiede, si informa, parla, domanda, incontra anziani partigiani genovesi ma sembra non venirne a capo...
la storia si alterna con la vicenda di Jasmine, prostituta ivoriana salvata da Pagano dalle grinfie del suo aguzzino e ricoverata all'ospedale San Martino, in bilico tra la vita e la morte. Bacci dirà al suo committente teutonico di aver accettato questo incarico per non impazzire, in attesa di un verdetto dei medici, fuori dalla camera di Jasmine.
il bello di questo romanzo è l'abilità di far respirare a noi giovani, ignare generazioni, l'atmosfera degli anni di guerra, i sotterfugi, le vendette, le ritorsioni di una parte in seguito all'attentato fatto dall'altra...e la cosa ancora più bella è che fino alla fine, ma fino alla fine veramente, non si capisce se questo fratello (o sorella?) esista davvero e dove sia. al punto che, quando è chiaro, messo nero su bianco, sono dovuta tornare indietro a rileggere, pensando ma davvero??
è così che deve essere un noir, lasciarti fino all'ultimo senza la verità. non sono un'esperta, ma penso che quando questo accade, allora abbiamo per le mani un libro riuscito!
presa dall'onda dell'entusiasmo per il mio concittadino, ho iniziato Le cose che non ti ho detto, così con questo sono a cinque romanzi letti di Morchio.
fuori piove, giorno libero...vado a leggere!
Love,
MC
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